Politiche e Misure


... stiamo passando dalla geopolitica alla biopolitica. Sono necessari profondi cambiamenti, specie nella coscienza delle persone.
Jeremy Rifkin, economista

Il 2010 è stato proclamato dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite - Anno Internazionale della Biodiversità, per portare all'attenzione del mondo la questione dell'impoverimento ambientale del pianeta a seguito della distruzione di habitat e interi ecosistemi, problema con inevitabili conseguenze anche per il complesso sistema socio-economico del genere umano.

Di recente, sia in ambito Internazionale che Europeo, per una maggiore sicurezza alimentare e per garantire la disponibilità delle risorse naturali, sono state intraprese iniziative politiche (non sempre tramutate in misure e protocolli efficaci), mirate alla conservazione degli ecosistemi, in particolare dei processi che mantengono gli indispensabili servizi di supporto alla vita (servizi ecosistemici).

Principali politiche internazionali

Convenzione di Ramsar, 1971 Convenzione estesa alle zone umide di importanza internazionale, per favorire la cooperazione e la conservazione delle relative risorse, attraverso il mantenimento della loro funzione ecologica.
Convenzione di Washington, 1973 CITES - Disciplina e limita il commercio internazionale di specie di fauna e flora selvatiche in pericolo di estinzione, attualmente aderiscono alla convenzione circa 180 Paesi.
Convenzione di Barcellona, 1976 Integrata e modificata nel 1995, ha permesso di produrre regolamenti e protocolli per proteggere l'ambiente marino e costiero del Mediterraneo.
Convenzione di Bonn, 1979 Ha come obiettivo la Conservazione delle Specie Migratrici appartenenti alla fauna selvatica (CSM), e riconosce sia l'importanza della conservazione delle specie migratrici, sia gli habitat da cui queste dipendono.
Dichiarazione sull'ambiente dell'ONU - Rio de Janeiro , 1992 Convenzione per la conservazione della biodiversità - CBD, programma di azione - Agenda 21, Convenzione sul clima, Dichiarazione sulle foreste.
Trattato internazionale sulle risorse fitogenetiche per l'alimentazione e l'agricoltura, Roma 2001 Conferenza FAO che ha promosso un documento di grande importanza per la tutela della biodiversità e dell'agro-biodiversità, che l'Italia ha succesivamente ratificato nel 2004 con la Legge n. 101, in seguito alla quale nel 2008 è stato introdotto il Piano Nazionale sulla Biodiversità di interesse agricolo.
Carta di Siracusa - G8 dell'Ambiente, 2009 Si concorda con un documento politico-programmatico sull'importanza intersettoriale della biodiversità, fondato sulla consapevolezza dei beni e servizi che essa offre per il benessere umano e la sopravvivenza della vita sul Pianeta.
Conferenza di Nagoya, Giappone 2010 Vertice Internazionale sulla Biodiversità, concluso il 29 ottobre 2010 con l'adozione di un Protocollo sull'accesso alle risorse genetiche e sulla ripartizione dei benefici derivanti dal loro utilizzo (Access and Benefit Sharing - ABS)

Principali politiche Europee

Direttiva Uccelli e Direttiva Habitat La Direttiva 79/409/CEE e la Direttiva 92/43/CEE riguardano la conservazione di tutte le specie di uccelli selvatici, e dei pricipali habitat naturali o seminaturali, compresa la relativa flora e fauna.
Dichiarazione di Cork (Irlanda) e Carta Europea per le Aree Rurali, 1996 Lo sviluppo sostenibile diventa fondamento di ogni politica rurale, l'imprenditore agricolo ha la funzione di presidio culturale, sociale e territoriale del paesaggio europeo. In particolare con la stesura della carta Europea per le aree Rurali, si introduce il concetto di agricoltura multifunzionale, attribuendone importanti ruoli economici, ecologici e socio-culturali nello sviluppo del territorio.
Rete NATURA 2000 Fondata nel 1992 è ancora in fase di studio e definizione; rappresenta il sistema delle aree destinate alla tutela di habitat, specie animali e vegetali individuate dall'applicazione delle Direttive Habitat e Uccelli. È il principale strumento della politica dell'Unione Europea per la conservazione della biodiversità e delle funzioni ecologiche delle aree soggette a tutela ambientale.
Convenzione del Consiglio d'Europa - Berna, 2003 La Convenzione internazionale per la conservazione della vita selvatica e dei suoi biotopi in Europa, nota come Convenzione di Berna, è dal 1979 una delle prime azioni strategiche per la conservazione della natura. Di particolare interesse l'Adozione di una Strategia Europea sulle Specie alloctone invasive, nel 2003, dalla quale successivamente sono seguite altre raccomandazioni dell'UE.
Regolamento 870/2004/CE Nel 2004 si istituisce un programma comunitario per la conservazione, la caratterizzazione, la raccolta e l'uso delle risorse genetiche in agricoltura. Ne segue che le diversità biologiche e genetiche costituiscono un fattore insostituibile per lo sviluppo della produzione agricola e delle zone rurali, pertanto sono necessarie idonee misure al fine di mantenere ed usare queste potenzialità in ottiche di sostenibilità, anche per poter raggiugere alcuni obiettivi della politica agricola comune (PAC).
Communication on Biodiversity e Strategia sulla biodiversità fino al 2020, Commissione Europea "Arrestare la perdita di biodiversità entro il 2010 e oltre", con questo slogan l'UE ha elaborato nel 2006 un primo Piano d'Azione per il 2010, con la definizione dei settori d'intervento, gli obiettivi e le misure di sostegno necessarie. Successivamente, nel 2011, si è data un nuovo traguardo per arrestare la perdita di biodiversità e il degrado dei servizi ecosistemici nell'Unione - Comunicazione COM/2011/0244, rilanciando una nuova Strategia di riferimento fino al 2020.

Principali politiche Nazionali

LEGGE n. 972/1982 e smi Legge di riferimento per la difesa del mare e delle coste marine dall'inquinamento, e per la tutela dell'ambiente marino. Si intende attuare la "protezione dell'ambiente marino e la prevenzione di effetti dannosi alle risorse del mare".
Legge quadro n. 394/91 e smi Tutte le aree naturali protette sono riconosciute ufficialmente dallo Stato e possono essere classificate in parchi e riserve, nazionali o regionali, ed in aree marine protette. Nel rispetto degli art. 9 e 32 della Costituzione, garantisce e promuovere la conservazione e la valorizzazione del patrimonio naturale del Paese.
Strategia Nazionale per la Biodiversità, Ottore 2010 Il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ha elaborato una Strategia Nazionale per la Biodiversità, per aumentare la resilienza degli ecosistemi italiani ai cambiamenti climatici e per contenere gli impatti ambientali sulla variabilità delle risorse biologiche.
Piano Nazionale per la Biodiversità di interesse agricolo (PNBA) Il Ministero delle politiche agricole ha pubblicato nel 2012 delle Linee guida per la conservazione e la caratterizzazione della biodiversità vegetale, animale e microbica di interesse per l'agricoltura. Si tratta di un lavoro nel quale si propongono anche linee operative per varietà microbiche per interesse alimentare e del suolo.
LEGGE sulla biodiversità di interesse agricolo e alimentare, 2015 Con questa legge che tutela e valorizza la biodiversità agraria ed alimentare italiana, si istituisce anche un sistema di banche dati contenenti le risorse genetiche presenti su tutto il territorio, oltre all'anagrafe della biodiversità, dove segnalare le risorse genetiche a rischio di estinzione.

In Italia l'agricoltura con la sua multifunzionalità, sta diventando un settore strategico sul quale implementare azioni volte sia al mantenimento sia alla valorizzazione delle risorse naturali.

È necessario comprendere che un'agricoltura-ecologica e sostenibile, impegnata nella protezione della biodiversità, offre nuove opportunità per azioni di tutela ambientale, crea paesaggio, turismo, benessere, educazione e può rilanciare l'economia.