Clima e suolo

Cambiamenti climatici Desertificazione dei suoli Erosione

L'effetto serra è un fenomeno dovuto alla capacità di alcune molecole, dette gas serra (anidride carbonica, metano, vapore acqueo etc.) di trattenere nell'atmosfera la radiazione infrarossa che la Terra emette verso lo spazio. Se la quantità e la presenza nell'atmosfera dei gas serra (GHG) aumenta costantemente, anche immissioni in prima analisi non rilevanti, possono contribuire nel tempo a produrre un'intensificazione dell'effetto serra, con conseguente riscaldamento globale del pianeta.

Dal 1850 ad oggi, la concentrazione di anidride carbonica nell'atmosfera è sempre aumentata, passando da 270 ad oltre 390 ppm (parti per milione).

Questa misura è fornita dal "Intergovernmental Panel on Climate Change - IPCC", e l'aumento è principalmente causato dalla combustione di risorse fossili, (combustibili fossili) che immettono nell'atmosfera, sottoforma di anidride, una buona parte delle riserve di carbonio stoccate nel sottosuolo.

Inoltre, a seguito della riduzione delle foreste equatoriali e sub-tropicali, ma anche per la perdita di aree naturali e della fertilità dei suoli (sostanza organica), si riduce la naturale capacità di compensare le emissioni con la fissazione della CO2.

Le foreste sono tra le principali riserve di carbonio del mondo, pari a 289 miliardi di tonnellate (Gt) di carbonio immagazzinato nella biomassa forestale, nel legno morto, nella lettiera e nel suolo. A livello globale, lo stock di carbonio nella biomassa forestale è diminuito di circa il 0,5 Gt negli anni 2000-2010, a causa della riduzione della superficie forestale totale.
FAO, 2010

I processi industriali, agricoltura e allevamento intensivi, smaltimento di scarti per combustione e sovrasfruttamento dei terreni, contribuiscono all'emissione non solo di CO2 (diossido di carbonio), ma anche di gas serra molto potenti come; metano, ossidi di azoto e gas fluorurati quali, HFCs e PFCs.

La conseguenza ultima di questo fenomeno, anche nella sua imprevedibilità, è un rapido cambiamento del clima con effetti negativi sullo stesso suolo, sulla biodiversità e nella disponibilità di risorse naturali.

Cambiamenti climatici

È certo che negli ultimi decenni il clima sta subendo profondi mutamenti, l'aumento della temperatura media del globo e degli oceani ne è una chiara dimostrazione. Il riscaldamento dell'atmosfera interferisce sul ciclo dell'acqua, una maggiore variabilità della presenza di vapore acqueo in atmosfera ha evidenti implicazioni meteorologiche. Stiamo assistendo a comportamenti anomali nella circolazione atmosferica e nelle pulsazioni delle correnti oceaniche, cambiano così, rapidamente, le disponibilità (qualità e quantità) delle risorse idriche.

Sembrano intensificarsi le frequenze di eventi meteorologici estremi; alle medie latitudini, assistiamo ad un minor quantitativo di precipitazioni annue, ed allo stesso tempo, ad un amento della frequenza di eventi meteorici straordinari.

I cambiamenti climatici interferiscono con la biodiversità animale e vegetale, costringendo numerose specie ad adattarsi alle nuove condizioni, a migrare oppure a soccombere.

La ricerca da parte dell'uomo di suoli fertili e l'uso scriteriato delle risorse ambientali, compromettono ulteriormente l'areale vitale e funzionale di specie e di intere comunità (uomo compreso). Il processo di adattamento richiede tempi molto lunghi, incompatibili con la progressiva trasformazione degli habitat. Ad oggi, è difficile prevedere gli effetti prodotti da organismi alla ricerca di nuove aree vitali, poichè il cambiamento delle condizioni ambientali si ripercuote maggiormente sulle specie autoctone più sensibili, lasciando spazi e nicchie ecologiche a piante ed animali più resistenti, ma aliene rispetto all'ambiente pre-esistente.

Bisogna implementare strategie finalizzate ad accrescere la resistenza ecologica, per mantenere la complessità delle relazioni tra ambiente e specie, ed incrementare la possibilità di recupero dei sistemi naturali (resilienza ecologica).

Desertificazione dei suoli

I diversi tipi di suolo sono classificabili sulla base della Soil Taxonomy (classificazione americana), e sono distinti per il loro profilo e le caratteristiche dei diversi orizzonti (strati) che si possono osservare lungo una sezione. Il suolo è un bene finito e non riproducibile, un suo deterioramento comporta un'irreversibile perdita di fertilità e di funzionalità. Ed il suo abbandono è tra le cause dei fenomeni di dissesto idrogeologico, le cui conseguenze costituiscono oggi un costo ambientale e sociale enorme.

L'agricoltura mondiale risente degli effetti della siccità e dell'alterazione dello stato idrico del terreno: quantità e qualità del raccolto sono compromesse.

Un terreno ha proprietà fisiche, chimiche e microbiologiche che devono essere mantenute nel tempo, per evitare che subisca un impoverimento della frazione organica, un indebolimento della struttura, un aumento dei fenomeni di desertificazione ed erosione superficiale. La desertificazione dei suoli è conseguenza delle alterazioni climatiche e della deforestazione praticata per usi agricoli. In ambienti subtropicali, dove i suoli sono naturalmente poveri di struttura e sostanza organica, la coltivazione e la pastorizia depauperano in breve tempo questi terreni, che improduttivi, sono abbandonati e destinati a diventare velocemente deserto.

Erosione

Idrica

L'erosione idrica è un fenomeno naturale, consiste nella progressiva perdita di suolo a causa dell'azione battente della pioggia, che provoca il distaccamento e il sollevamento delle particelle, trasportate poi lontano dallo scorrimento superficiale delle acque. L'intensità del processo erosivo dipende dal clima, dal tipo di suolo e dalla morfologia, ma dipende anche dalle attività antropiche che hanno modificato il paesaggio e gli equilibri idrogeologici.

In agricoltura, i danni possono essere considerevoli perché con il suolo vanno perduti elementi nutritivi e microrganismi utili.

Sono noti i deterioramenti ambientali provocati dall'agricoltura itinerante e i processi di desertificazione dovuti al sovrapascolamento (overgrazing). Il problema della conservazione del suolo è spesso trascurato perché il processo erosivo può essere lento e le perdite annue di suolo agrario non sono facilmente calcolabili. L'impiego stesso di fertilizzanti e varietà selezionate possono mascherare le perdite dovute all'erosione. Dobbiamo sentire il dovere di conservare la fertilità del suolo, patrimonio accumulato da secoli.

Contrastare il fenomeno erosivo

Si può agire riducendo l'impatto delle gocce di pioggia sul terreno e la velocità delle acque di deflusso, e aumentando la resistenza del suolo all'erosione. I più resistenti sono i suoli ben strutturati, profondi, fertili, sui quali si trova una vegetazione ben sviluppata.

Nella gestione del suolo agrario, è importante quindi scegliere lavorazioni di tipo conservativo e sistemazioni idraulico-agrarie, come l'assolcamento secondo le curve di livello, che giocano a favore di una riduzione del processo erosivo. Altre tecniche efficaci: maggiore densità di semina, terreno coperto da vegetazione nel periodo autunno-invernale, semine intercalari, inerbimento su colture arboree, pacciamatura, sovescio, rotazioni, trasemine, sistemazioni idrauliche agrarie.

Si può agire riducendo l'impatto delle gocce di pioggia sul terreno e la velocità delle acque di deflusso, e aumentando la resistenza del suolo all'erosione. I più resistenti sono i suoli ben strutturati, profondi, fertili, sui quali si trova una vegetazione ben sviluppata.Nella gestione del suolo agrario, è importante, quindi, scegliere lavorazioni di tipo conservativo e sistemazioni idraulico-agrarie, come l'assolcamento secondo le curve di livello, che giocano a favore di una riduzione del processo erosivo. Altre tecniche efficaci: maggiore densità di semina, terreno coperto da vegetazione nel periodo autunno-invernale, semine intercalari, inerbimento su colture arboree, pacciamatura, sovescio, rotazioni, trasemine, sistemazioni idrauliche agrarie.

Eolica

Nei nostri ambienti è molto diffusa, soprattutto in quelli caldo-aridi con suoli non strutturati. È determinata da una serie di fattori quali grandezza delle particelle, velocità del vento, umidità del terreno, tipo di vegetazione o residui colturali presenti, lunghezza del campo.

In agricoltura, per ridurre l'erosione eolica si utilizzano i frangivento, barriere costituite da materiale inerte o da alberi vivi: se disposti perpendicolarmente alla direzione del vento dominante, proteggono dall'erosione una superficie lunga fino a 12 volte la loro altezza. Altre tecniche, come le lavorazioni trasversali alla direzione del vento dominante, le pacciamature e l'irrigazione, possono limitare il fenomeno.