Educazione ambientale

L'educazione ambientale (EA) è consapevolezza del valore dell'ambiente per lo sviluppo economico e per la società. In Europa, già con la direttiva 90/313/CEE (oggi 2003/4/CE) e con la Convenzione di Aarhus del 1998 (Convenzione sull'accesso alle informazioni, la partecipazione dei cittadini e l'accesso alla giustizia in materia ambientale), si sancisce il diritto di informazione e partecipazione delle comunità alle tematiche di carattere ambientale.

... Il locale non può isolarsi dal globale così come il globale non può imporsi al locale.
UNESCO, 2000

L'EA nasce dall'idea che progettare un "mondo più pulito" non ha significato senza una visione consapevole delle necessità socio-economico con cui, oggi, ci dobbiamo confrontare. Il clima, lo sviluppo, le risorse, la biodiversità, la sostenibilità, i processi produttivi e l'inquinamento sono temi che ci obbligano a guardare verso un orizzonte planetario, ma con responsabilità, equità e solidarietà, valori che possono essere messi in atto ad iniziare dalle criticità che ci sono più prossime. Non è possibile identificare l'ambiente esclusivamente con la conservazione della natura.

L'importanza dell'educazione ambientale, quale strumento per coinvolgere la società nella tutela e nella valorizzazione dell'ambiente, è stata affermata per la prima volta con la Dichiarazione di Stoccolma (1972) e successivamente, nel rapporto Brundtland (CMAS, 1987).

Durante la Conferenza di Rio de Janeiro (1992), e nel Vertice Mondiale delle Nazioni Unite sullo Sviluppo Sostenibile di Johannesburg (2002), si è affermato che l'EA può accrescere consapevolezza e partecipazione, proprio promuovendo comportamenti eco-compatibili e cambiamenti nello stile di vita dei singoli individui e delle comunità.

Anche in Italia, come nel resto dell'Europa, l'attenzione si è incentrata sull'educare allo Sviluppo Sostenibile (ESS), dove il termine "sviluppo", implica necessariamente l'adozione del principio di equità sia nelle dinamiche sociali, sia nei rapporti economici.

Nel nostro Paese alcune tappe fondamentali che hanno permesso di raggiungere una maggiore consapevolezza sull'ecologia e l'ambiente, e sul mantenimento del capitale naturale, sono state:

  • 1986, viene istituito il Ministero per l'Ambiente, il quale, tra le altre funzioni, promuove le attività di educazione, informazione e formazione ambientale (Legge n. 349/86);
  • 1997, Carta dei Principi per l'educazione ambientale di Fiuggi;
  • 2000, Prima Conferenza nazionale dell'educazione ambientale (Genova);
  • 2005, la Pubblica Amministrazione è obbligata a rendere disponibile a tutti i cittadini le informazioni di carattere ambientale, detenute, ad esempio, nei database digitali (D.Lgs n.195, recepimento della Dir. 2003/4/CE);

L'UNESCO con il Decennio Internazionale dell'Educazione allo Sviluppo Sostenibile. (DESS 2005-2014), ha indicato le strategie prioritarie da mettere in atto al fine di sensibilizzare governi e società "verso la necessità di un futuro più equo ed armonioso, rispettoso del prossimo e delle risorse del pianeta, valorizzando il ruolo che in tale percorso è rivestito dall'educazione."

L'educazione Ambientale deve essere orientata a Sostenere l'ambiente e lo Sviluppo, oltre che alla conoscenza delle diversità; biologiche, culturali e territoriali.